Sviluppiamo progetti chiavi in mano a supporto della pubblica amministrazione, delle aziende e dei privati.
Recanati
Recanati è un comune italiano di 20 975 abitanti della provincia di Macerata (MC) nelle Marche. Copre un’area di 102 kilometri quadrati a un’altitudine di 296 metri.
Il Comune di Colle Brianza è un comune italiano di 1745 abitanti situato in Regione Lombardia, in Provincia di Lecco (LC). Copre una superficie di 8,32 km² situata mediamente a 559 m s.l.m.
Il Comune di Dolzago è un comune italiano di 2.554 abitanti situato in Regione Lombardia, in Provincia di Lecco (LC). Copre una superficie di 2,26 km² situata mediamente a 298 m s.l.m.
Il Comune di Sirone è un comune italiano di 2313 abitanti situato in Regione Lombardia, in Provincia di Lecco (LC). Copre una superficie di 3,21 km² situata mediamente a 280 m s.l.m.
La CER in questione nasce nel Comune di Castelbellino (AC) dall’incontro di due realtà industriali:
I.C.A.M. : azienda leader nel settore del trattamento e nella gestione di impianti di allarme si configura come prosumer il quale, data l’elevata disponibilità di superifice utile in copertura, si è dotata di un impanto solare fotovoltaico di ultima generazione
BORA: partner industriale che svolge attività di Progettazione, Fabbricazione e Manutenzione di Stampi, oltre allo Stampaggio di componenti in metallo per i settori Automotive ed Elettrodomestico; essendo un impresa fortemente energivora risulta un importante consumer all’interno della CER
Il Comune di Merate è un comune italiano di 14.896 abitanti situato in Regione Lombardia, in Provincia di Lecco (LC). Merate è la cittadina fulcro dell’area nota appunto come Brianza meratese o Meratese, zona della Brianza in provincia di Lecco. È distesa su un territorio collinare, tipico delle Prealpi lombarde di cui fa parte. Copre una superficie di 11,07 km² situata mediamente a 298 m s.l.m.
Il Comune di Bosisio Parini è un comune italiano di 3.386 abitanti della provincia di Lecco in Lombardia, posto sulle rive del lago di Pusiano. Bosisio Parini fa inoltre parte del Parco della Valle del Lambro. Il territorio comunale è composto dal capoluogo Bosisio e dalla frazione di Garbagnate Rota. Copre una superficie di 5,82 km² situata mediamente a 270 m s.l.m.
Il Comune di Cesana Brianza è un comune italiano di 2.393 abitanti situato in Regione Lombardia, in Provincia di Lecco (LC). È posto ai piedi del monte Cornizzolo nei pressi del lago di Pusiano. Fa parte della Comunità montana Lario Orientale – Valle San Martino.
Il Comune di Molteno è un comune italiano di 3.586 abitanti situato in Regione Lombardia, in Provincia di Lecco (LC) e copre una superficie di 3,12 km² situata mediamente a 292 m s.l.m.
Grazie alla nostra esperienza, possiamo supportare la creazione e la crescita delle comunità
energetiche e aiutare ognuna di esse a svilupparsi come un sistema efficiente e sostenibile, come
se
fosse un ecosistema autonomo.
Analisi preliminare per dimensionamento impianto e business plan.
Creazione della comunità energetica: modello, statuto, regolamento e
adesioni
Progettazione, installazione, collaudo e pratiche amministrative
Detrazioni fiscali per l’installazione degli impianti necessari per la
comunità energetica
Gestione della comunità: incentivi GSE, formazione Referente e gestione
membri
Controllo e manutenzione periodica dell’impianto per garantirne
l’efficienza
Domande frequenti
Dopo che data devono essere stati installati gli impianti per poter accedere a tutti gli incentivi delle CER?
Possono essere incentivati pienamente tutti gli impianti installati dopo il 15 dicembre 2021
Perchè aderire alla CER se ho già un impianto?
Se ho già il vantaggio di vendere energia alla rete, che vantaggio ho ad entrare nella CER? Oltre al contributo del GSE (che rimane assolutamente invariato) per l’energia immessa in rete c’è il vantaggio di mettere a disposizione energia alla CER che riceverà l’incentivo delle tariffe premio per le CER, in più si beneficia del ristoro per il mancato trasporto dell’energia che fornirà ARERA.
Quindi rimane il beneficio: autoconsumo diretto: consumo evitato valorizzabile alla medesima tariffa di acquisto in base al fornitore (0,25 €kWh) cessione alla rete (RID-GSE): circa 0,15 €/kWh
A questo si aggiunge il contributo riconosciuto alla CER e ripartito tra gli aderenti a seconda dello statuto.
Impianti già esistenti che attualmente cedono energia alla rete in cambio di un corrispettivo dal GSE possono partecipare alla comunità energetica? Nel caso devono recedere dall’attuale contratto?
Gli impianti esistenti che cedono energia alla rete, lo fanno a condizioni meno vantaggiose di quelle che saranno rese possibili dalla CER, per cui aderendo alla CER NON è necessario recedere da alcuna forma dall’attuale contratto che sarà valido in tutte le occasioni in cui la CER non autoconsumi, per cui l’energia prodotta sarà conferita in rete esattamente alle stesse condizioni a cui lo si faceva prima di aderire.
Quale contributo viene riconosciuto al produttore ed eventualmente al consumatore e per quanti anni è previsto?
Il contributo/incentivo viene riconosciuto alla CER (soggetto giuridico) che lo ripartisce in base all’autoconsumo sviluppato nel periodo di riferimento (ad oggi ogni 6 mesi). Il documento ricevuto (ad oggi non ancora reso disponibile dall’autorità) conterrà i dati relativi alla percentuale di contribuzione (produzione/consumo) per ogni singolo POD, consentendo di fare una distribuzione proporzionale oggettiva degli incentivi ad ogni POD. Ovviamente sarà poi lo statuto della CER a confermare e/o modificare questo metodo di distribuzione. Il contributo non è previsto per “anni” ma per tutto il periodo di appartenenza alla CER.
E’ possibile quantificare i costi di gestione di una comunità energetica?
Ad oggi è quasi impossibile farlo puntualmente, perchè dipende da molteplici fattori, numero di partecipanti, volumi autoconsumo etc. In ogni caso il principio è che la comunità energetica dovrebbe costare il meno possibile, motivo per cui i soggetti su cui si sta lavorando, sono principalmente associazioni, cooperative e (in fase di verifica ) Onlus. In linea di principio il costo potrebbe essere anche il solo costo della costituzione dell'associazione nel caso in cui poi uno dei soggetti si prendesse l’onore di gestire (per conto della CER) il contributo e ripartirlo in base al conguaglio ricevuto e lo statuto. CER più grandi potrebbero necessitare di un gestore con funzioni “assimilabili” ad un amministratore di condominio. NON ci sono costi per contatori, sostituzioni etc.
Quali impianti di produzione sono ammessi? Ci sono limitazioni in base al finanziamento ricevuto per l’installazione dell’impianto (es. bonus 110, 65, 50 ecc.)?
Non è ancora disponibile il decreto attuativo, ma la regola di base è che gli impianti già incentivati non possono essere incentivati nuovamente. A titolo di esempio ricordiamo che gli impianti con il bonus 110% sicuramente fino ai 20Kw NON possono godere di incentivi della CER (perchè incentivati dal bonus 110%) oltre i 20Kw invece possono usufruire degli incentivi e, in ogni caso, possono partecipare come consumatori.
Gli impianti esistenti inoltre possono contribuire alla CER, ma limitati alla misura del 30% (per gli impianti realizzati prima del 15 dicembre 2021 decreto ( 199 del 2021)) dei della potenza installata e comunque sino alla potenza di 1 MW.
Di seguito un esempio di uso e scambio energia in comunità (FONTE ARERA):
Con quali modalità e da chi viene quantificata l’energia condivisa all’interno della comunità? Ad oggi sono previsti maggiori oneri di gestione del contatore?
Purtroppo non è stato ancora reso disponibile il documento da parte del GSE e ad oggi non è ancora stato pubblicato il decreto attuativo, in ogni caso possiamo affermare che:
NON è necessaria alcuna modifica e/o costo da parte dell’utente che manterrà il suo contratto. Saranno i distributori di energia ad accelerare il processo di sostituzione dei vecchi contatori per installare quelli intelligenti e consentire al GSE di fare conguagli più precisi.
Si ricorda che gli appartenenti alle CER NON devono cambiare il fornitore attuale di energia e che gli appartenenti possono avere fornitori differenti.
Si premette che l’esempio che segue è solo un esempio fatto in base a considerazioni comunque fortemente fondate: IL GSE trasmette un conguaglio semestrale del valore di 100. Il documento dovrebbe contenere un dettaglio del tipo:
Il POD numero 12345 ha contribuito per X in cessione e X in consumo
Il POD numero 45678 ha contribuito per X in cessione
Il POD numero 88749 ha contribuito per X in consumo
Quindi la CER potrebbe ripartire i contributi anche semplicemente in base a quanto sopra il 100 potrebbe essere diviso in base alle regole dello statuto.
Oppure
Ad esempio usare una percentuale del totale per andare a compensare un eventuale investitore terzo, ridurre il costo dell’energia alle colonnine etc. etc.
Posso aderire alla CER se beneficio dello “Scambio sul posto”?
Chi usufruisce dello scambio sul posto può entrare a far parte della CER attualmente (fino a che rimane in vigore il meccanismo dello scambio sul posto), ma solo come CONSUMATORE. NON può quindi aderire alla CER come prosumer, con il proprio impianto fotovoltaico.
Il futuro dello scambio sul posto è molto in dubbio e già dal 2024 dovrebbe essere eliminato questo meccanismo di utilizzo dell'energia, potranno comunque usufruire poi del meccanismo di ritiro dedicato dell’energia da parte del GSE (come indicato nello stralcio di legge qui di seguito riportato. In ogni caso entrando nella CER come consumatori NON perderanno il contributo del conto energia.
Si può creare un unico soggetto giuridico che può a cascata creare più comunità energetiche (ovviamente su cabine differenti)?
La risposta è SI, in tal caso ogni comunità avrebbe soci tutti diversi
Che impianti di produzione possono entrare a far parte della CER?
Sono ammessi alle CER impianti di produzione da fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico, idroelettrico, biomasse,...) entrati in esercizio dopo il 15 dicembre 2021.
Cosa si intende per “energia condivisa” e “autoconsumo virtuale”?
L’italia ha adottato lo schema di AUTOCONSUMO VIRTUALE, secondo cui l’energia viene condivisa tra i membri della CER utilizzando la rete di distribuzione pubblica.
Nasce così il concetto di ENERGIA CONDIVISA, che per definizione è: il minimo, in ciascun periodo orario, tra l’energia elettrica prodotta e immessa in rete dagli impianti alimentati da fonti rinnovabili e l’energia elettrica prelevata dall’insieme dei clienti finali associati situati al di sotto della stessa cabina primaria.
Ciò significa che non è necessaria la realizzazione di reti private. In questo modo i membri della CER mantengono i propri diritti di cliente finale, possono continuare a scegliere il proprio fornitore e sono liberi di entrare o uscire liberamente dalla configurazione.
Posso costituire una CER con perimetro più ampio della cabina primaria?
SI, si possono costituire CER che operano al di sotto della stessa zona di mercato, ma in questo caso l’energia condivisa NON ha accesso agli incentivi.
Gli incentivi valgono solamente per le CER che rispettano il limite di 1 MW per gli impianti, e il vincolo geografico della cabina primaria.